Ambiente di lavoro e postura: perché è importante star seduti comodi

Nel mondo del lavoro esistono delle “zone d’ombra” che faticano ad attirare l’interesse delle persone, che spesso le ritengono come qualcosa di quasi inutile e non indispensabile conoscere. Una delle cose che meno attirano “rispetto”, se vogliamo usare questo termine, la condizione fisica dell’ambiente di lavoro.
E’ prassi comunque storcere il naso quando si dice a qualcuno che, ad esempio, il modo in cui si sta seduti è fondamentale per evitare futuri problemi posturali. Questo perché non siamo abituati ad avere una visione futura del danno. Infatti vediamo come danno/incidente sul lavoro solo quella cosa che ha un riscontro immediato nel reale, ma non è così.
Sapevate che alcuni pianisti, a forza di schiacciare i tasti del pianoforte, si consumano letteralmente le falangi delle mani? Ma non è una cosa che succede subito, ci vanno anni perché questo capiti.
Sul lavoro è la stessa cosa. Tenere una postura scorretta per moltissimo tempo porta danni fisici a lungo termine. Stessa cosa per un elevato uso del pc, le troppe ore al telefono ecc.
Dobbiamo assolutamente ricordare che anche se un danno non è effettivo nel presente, non vuol dire che non si presenterà in futuro.

Evitare che questo succeda è compito di chi studia un ambiente di lavoro ergonomico. Questo significa, in primo luogo, conoscere il contesto nel quale si svolge l’attività lavorativa, quindi gli aspetti fisico-dimensionali, ambientali e organizzativi. E’ anche importante individuare le caratteristiche dei lavoratori e la tipologia delle attività che andranno a svolgere, in quanto queste informazioni hanno una fondamentale importanza per lo studio del layout del posto di lavoro.
“L’uomo è un organismo complesso, e creare un posto di lavoro centrato sulle sue esigenze significa tenere conto degli aspetti personali inerenti allo svolgimento di qualsiasi funzione. Risulta quindi fondamentale prendere in considerazione le caratteristiche biomeccaniche, fisiologiche, antropometriche e psicologiche dell’uomo”
(Re, 1995)
Ad occuparsi di questo importante ma sottovalutato fattore è l’ergonomia, insieme ad esperti di fisiologia del lavoro e biomeccanica, i quali si occupano anche di studiare i costi energetici del lavoro attraverso parametrici quali il consumo di ossigeno o la frequenza cardiaca.
Ma quali sono gli elementi da tenere in considerazione quando bisogna ragionare sulla creazione di posto di lavoro comodo? Qui di seguito ne trovate alcuni:
- Attività da svolgere;
- Ambiente fisico;
- Posizione dell’operatore;
- Postura;
- Spazi liberi;
- Controllo sulla strumentazione;
- Applicazione di forza;
- Layout della postazione
Ovviamente quando si costruisce una nuova postazione lavorativa non bisogna mai dimenticarsi della sicurezza sul lavoro, personale e degli altri. Cosa che rende ancora più complesso l’organizzazione stessa degli spazi.