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Lavoro

Colloquio di lavoro: ask & tips utili

Il colloquio di lavoro è sempre accompagnato da una sensazione di stress e paura dettata dalla volontà di dare il massimo ed ottenere il posto di lavoro desiderato.

L’esito positivo di un colloquio non dipende solo dal candidato e dall’assunzione di quest’ultimo, infatti, molte sono le dinamiche in gioco in questo contesto.

All’interno della nostra sfera di potere non vi è il pensiero del selezionatore, ma solo la nostra preparazione e sicurezza, ed è su questa che possiamo lavorare con alcuni accorgimenti.

Quali elementi tenere in considerazione per un colloquio di lavoro

Quando affrontiamo  un colloquio di lavoro le informazioni che raccogliamo sull’azienda e sul selezionatore sono  fondamentali.

La prima cosa da fare è raccogliere tutte le informazioni relative al luogo di lavoro:  mission, vision e valori, così da essere preparati a tutte le domande.

È importante conoscere il percorso del recruiter, si può ricercare il suo CV, ma un altro dei fattori da tenere in considerazione è il modo di vestire. È vero che che l’abito non fa il monaco , purtroppo, però,  è necessario adattarsi allo stile dell’azienda.

Un suggerimento utile? Più informazioni raccoglierai più ti sentirai tranquill* nel sostenere il colloqui di lavoro.

Inoltre, per affrontare un colloquio al meglio è importante conoscere le tipologie di domande che ci verranno fatte.

Le domande si dividono in aperte, ovvero quelle che ci danno la possibilità di raccontare, e chiuse, ovvero quelle che presuppongono come risposta un “si” o un “no”.

La maggior parte delle domande saranno aperte, e possono toccare vari ambiti. 

Il primo ambito è quello professionale , in cui avremmo l’obiettivo di mettere in risalto il nostro percorso professionale raccontando in maniera specifica le nostre competenze; dopo questo aspetto, il recruiter si sposterà sul lato della personalità, in questo caso, un primo ed importante suggerimento è quello di trasformare i pregi in difetti,

Un esempio potrebbe essere affermare di essere troppo precisi, o troppo collaborativi.

Un momento importante riguarda la fine del colloquio, quando il selezionatore vi chiederà se avete delle domande,  non fate scena muta, ma preparate qualche quesito da porre, vi renderà più interessanti.

Quante forme di colloquio di lavoro esistono?

Due sono le forme in cui un colloquio di lavoro può essere svolto, principalmente, infatti possono essere di gruppo o individuali.

I colloqui di lavoro in gruppo prevedono l’uso di alcuni esercizi che possono essere svolti per comprendere le competenze dei candidati:

  1. Gli esercizi pratici-Il compito di questi esercizi potrebbe essere legato ad un’ altra posizione rispetto al ruolo per cui ci si candida. Questo avviene per controllare la logica dei candidati e la la capacità di lavorare in gruppo. Il selezionatore pone particolare attenzione al percorso che i candidati fanno per arrivare alla soluzione del problema.
  2.  Il role play – Il gioco di ruolo si pone l’obiettivo di far agire i candidati in una certa situazione che richiama quella tipica del lavoro per cui ci si candida. Per superare con successo questo esercizio basato sul gioco di ruolo è necessario rimanere concentrati e valutare con calma ed attenzione tutta la situazione proposta. Questo tipo di lavoro viene usato per analizzare il comportamento
  3. Le presentazioni di gruppo– In questo tipo di esercizio il selezionatore spiega una situazione ai candidati in cui questi devono lavorare insieme per creare una sorta di presentazione per un finto cliente. Questo tipo di esercizi presuppone un limite di tempo per gestire le informazioni e creare la presentazione.
due persone sedute che parlano durante un colloquio

Colloqui di lavoro individuali vs. colloqui di gruppo

I colloqui di lavoro individuale prevedono la presenza del singolo candidato di fronte ad uno o più selezionatori. Questa situazione potrebbe generare una forte ansia da prestazione, ma come detto poc’anzi il segreto è la conoscenza dell’azienda e la prima presentazione.

LE DOMANDE AD UN COLLOQUIO

  1. Domande relative alle qualifiche professionali. In questa grande sezione vi è l’opportunità di raccontare il percorso professionale, di spiegare  le cose che hai appreso e i tuoi obiettivi. Puoi utilizzare queste domande a tua vantaggio, per specificare ad esempio cambi di carriera o “buchi temporali” nel tuo cv.
  2. Domande relative alla  motivazione. Il livello di motivazione è fondamentale per ottenere un posto di lavoro; come mai hai deciso di candidarti? Potresti descrivere  l’ambiente lavorativo in cui sei più produttivo e ti senti realizzato? Questo è un esempio di domande volte ad indagare la motivazione di un candidato per un posto di lavoro.
  3. Domande relative alla personalità  Queste domande servono per comprendere valori e permettere al selezionatore di comprendere la sicurezza del candidato. Un esempio di domande: Quali sono le tue caratteristiche positive? Riesci ad elencare i tuoi difetti?

Questa esemplificazione di domande ci permette di tessere le fila di un colloquio di lavoro, diventando protagonisti attivi delle nostre risposte.  Il suggerimento è quello di diventare soggetti attivi del colloquio, non solo soggetti passivi che subiscono le scelte del recruiter.

Un suggerimento? FAI DOMANDE!

Solitamente alla fine di un colloquio viene chiesto al soggetto di porre le sue domande, questo aspetto crea di solito uno stato di agitazione poiché non sappiamo mai cosa chiedere.

Ecco alcune domande che puoi utilizzare durante un colloquio di lavoro:

  1. Come mai questa posizione di lavoro è aperta?
  2. Che tipo di formazione continua viene offerta? Con che frequenza?
  3. Che tipo di sfide professionali sono legate a questa posizione lavorativa?

Questi sono tre esempi di domande che potrai utilizzare nel momento finale del tuo colloquio di lavoro, è un momento davvero molto importante poiché il selezionatore vedrà il tuo interesse e la tua produttività, elementi fondamentali per ottenere il posto.

Inoltre, da queste domande e dalla capacità di porle al meglio è possibile far risaltare la tua unicità, che  consente di ottenere  quel valore aggiunto se siamo posti in competizione con candidati con il nostro stesso percorso professionale.

Non possiamo controllare l’esito di un colloquio di lavoro in quanto non rientra nella nostra sfera di potere, ma abbiamo la facoltà di agire sul nostro stato d’animo facendo trasparire sicurezza, conoscenza e accuratezza. 

L’allenamento è l’arma vincente; puoi provare di fronte allo specchio un discorso che racchiuda le tue competenze ed i tuoi punti di forza cosi da arrivare preparato. Il tuo segreto vincente? Te stesso e la tua unicità!

Erika Del Pomo

Classe 1991, laziale di nascita, marchigiana di adozione, mi laureo alla triennale in Sociologia e servizio sociale presso l’università degli Studi di Urbino Carlo Bo, per poi proseguire gli studi in Organizzazione e gestione dei servizi sociali all’Università Politecnica delle Marche. Dinamica, pro-attiva ed intraprendente, dopo la laurea magistrale inizio a collaborare come tutor per corsi di formazione a distanza e social media manager con Assistente sociale privato, ma la mia formazione non si è mai conclusa. Dopo un corso in Life&empowerment coaching capisco che questa è la mia strada ed inizio a concentrare le mie energie in questa direzione; dopo un master in Gestione delle risorse umane prende forma il mio progetto professionale “YOU lo spazio dedicato a te”. Ad oggi sono una Life&career coach specializzata in orientamento personale, professionale e scolastico; sostengo le persone nel loro cammino, perché anche io, in passato, ho avuto bisogno di una “bussola” che mi indicasse la strada. Amo descrivermi come “ un lavoro in corso” perché ogni giorno, è il giorno giusto per migliorare, sia personalmente, che professionalmente.

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