Come vincere la paura di non farcela sul lavoro

Se è vero che la paura del fallimento, la paura di non farcela sul lavoro può impedirci di raggiungere il successo, è altrettanto vero che esistono dei metodi che possiamo attuare per cambiare il modo in cui gestiamo la nostra realtà lavorativa.
La maggior parte delle persone patisce, almeno durante il periodo iniziale della propria carriera lavorativa, una serie di “no” che possono facilmente instillare il seme dell’insicurezza sulle proprie reali capacità; in realtà, tali “fallimenti” devono essere visti come un dono per chi li subisce, in quanto riescono ad insegnarci a rialzarci più forti e combattivi di prima. Solo imparando dai propri errori, infatti, è possibile giungere al successo in ambito professionale.
Come sfruttare i fallimenti per acquisire maggiore sicurezza sul lavoro
Come è possibile, in sostanza, utilizzare il fallimento e trasformarlo in una situazione che va a nostro vantaggio sul lavoro?
Quando falliamo, ci preoccupiamo di essere puniti e ci vergogniamo, quindi cerchiamo di evitare a tutti i costi un possibile fallimento. Ciò è profondamente sbagliato: il primo passo da compiere, infatti, è superare la nostra paura di non farcela sul lavoro e del fallimento.
Per dissipare la paura del fallimento sul lavoro, è possibile seguire i passaggi proposti di seguito:
1. Analizzare i vantaggi dei fallimenti passati
Tutte le esperienze negative hanno alcuni vantaggi, anche se sono difficili da vedere o apprezzare al momento in cui essi si verificano. Esercitandosi a trovare questi benefici riconducibili ai fallimenti passati, si è in grado di migliorare le proprie capacità in modo da affrontare al meglio le situazioni che si presenteranno in futuro.
Per trovare i vantaggi di un fallimento, è importante analizzare un fallimento passato scrivendo tre cose che si è imparato da esso. Ad esempio, se si è mancato di soddisfare una scadenza importante, forse si può imparare l’importanza di dare un livello di priorità agli impegni e di dire “no” a troppe incombenze che possono distrarci dagli obiettivi principali del nostro lavoro.
Molti esperti di business sostengono che sarebbe importante riflettere sui propri fallimenti subito dopo averli sperimentati; è utile sottolineare che se la delusione del fallimento si ripercuote per troppo tempo nella mente di una persona, un armonico e valido sviluppo della carriera lavorativa sarà pressoché impossibile.

2. Quando il fallimento è possibile, è importante considerarlo una sfida
Il completamento di compiti importanti e il pensiero di un possibile fallimento, è stressante. Se ci si concentra solo sul livello di ansia, il nostro corpo si preparerà per una vera e propria battaglia, che, di fatto, potrà essere utile per affrontare a pugno duro la situazione. E’ altrettanto vero, però, che un eccessivo livello di stress sul lavoro può comportare un senso di disorientamento che, se non adeguatamente arginato, comporterà senza dubbio un ennesimo fallimento.
Per affrontare al meglio una situazione lavorativa senza accumulare un eccessivo stress e una conseguente mentalità orientata al fallimento, è importante visualizzare il successo; immaginare di essere rilassati, calmi e concentrati non farà altro che migliorare la disposizione mentale e invogliarci a perseguire in maniera adeguata un determinato obiettivo.
Se si riesce ad eliminare il pensiero ansiogeno, il cervello cesserà di percepire il completamento di un compito lavorativo come una “minaccia” da cui fuggire.
3. Avere la giusta reazione ad un possibile fallimento sul lavoro
Non ci saranno mai abbastanza ore durante la giornata per dare il meglio di sé in ogni progetto. Quando si lavora sotto stress, si può scegliere di avere un atteggiamento comprensivo nei confronti di se stessi e delle proprie capacità o, viceversa, di accanirsi alla ricerca della perfezione.
Un modo per essere indulgenti con se stessi in caso di fallimento, è prendersi cura di sé.
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