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Lavoro

PMI: ripartire dopo il covid

Il panorama aziendale italiano è caratterizzato dalle Piccole Medie Imprese (PMI). Chi sono le PMI in Italia? Sono imprese che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio annuo non è superiore ai 43 milioni di euro. Per definire le condizioni relative alla qualifica di PMI, l’unico riferimento è la raccomandazione della Commissione 2003/361/CE pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 124 del 20 maggio 2003 (pag. 36). Si tratta, comunque, di aziende con un ruolo fondamentale nel tessuto economico italiano e che, possedendo determinati requisiti, possono contribuire anche allo sviluppo innovativo del Paese (PMI innovative, cfr. art. 4 del DL 3/2015). Perché affrontare questa tematica adesso? Perché siamo alle prese con un grande e prepotente “game changer”: la pandemia. 

Le PMI e i cambiamenti del mercato post Covid

In seguito ad essa, sei PMI italiane su dieci vogliono rimodulare la propria offerta per essere capaci di andare incontro alle priorità del mercato. Questo è quanto emerge dal sondaggio “I bisogni delle PMI post Covid” condotto da Intesa Sanpaolo, Piccola Industria Confindustria e Deloitte su un campione di seimila soggetti produttivi del nostro Paese. Soggetti produttivi. Allo stato attuale molte organizzazioni sono passate dall’esserlo al non esserlo più.


Sono diventate oggetti (im)produttivi o forse soggetti prodotti delle circostanze?

Potremmo provare a rispondere facendo riferimento all’indagine “Future of Business”, svolta a maggio 2020 da Facebook, World Bank e Ocse da cui viene rilevato che nel Bel Paese una impresa su sei (16 per cento) ha dichiarato di aver chiuso a causa del Coronavirus. Tra quelle in attività, quindi considerate soggetti produttivi, il 76 per cento ha subito un decremento delle vendite rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (il 37 per cento delle PMI ha affermato che più di un quarto delle vendite degli ultimi mesi è stato realizzato tramite modalità digitale) ed il 31 per cento ha ridotto il numero di dipendenti. Si palesa, anche da questi dati, un nuovo periodo di crisi economica (e non solo) con cui le PMI hanno già iniziato a far i conti. Cosa si può fare, dunque?

Come superare la crisi

uomo e donna analizzano grafici alla scrivania

La Nota Operativa n. 15/2020 dell’Accademia Romana di Ragioneria, avente come oggetto “Superare la crisi Covid-19: alcune indicazioni per piccole imprese e professionisti“, offre consigli utili su ciò che si può fare per gestire e superare questa crisi causata dall’epidemia (in particolare, come intuibile, per i piccoli imprenditori ed i professionisti). Indubbiamente, in maniera contestualizzata e“taylor made” per ogni PMI, sarà necessario almeno: ridisegnare la propria identità; definire i confini del proprio settore aprendosi alle buone prassi degli altri;  imparare a fronteggiare i frequenti momenti di discontinuità.

Irene Saya

Psicologa del lavoro e del benessere nelle organizzazioni (n iscrizione Ordine Piemonte 9396) Inseguo la mia passione per il mondo HR “come fosse l’ultimo autobus della notte” (T. Guillemets). Sarà per questo che dalla Trinacria sono arrivata a Milano facendo tappa nella città della Mole e non conosco la mia prossima destinazione? Già! Dopo la laurea col massimo dei voti ottenuta con una tesi su un progetto di formazione innovativo in FCA, mi sono occupata di recruiting e di progettazione di interventi formativi in piccole aziende fatte da grandi persone che mi hanno arricchita umanamente e professionalmente, insegnandomi a cogliere la bellezza collaterale degli imprevisti. Adesso sono una recruiter di profili IT. Il mio motto è: “Ci saranno sempre pietre sulla strada davanti a noi. Saranno ostacoli o trampolini di lancio; tutto dipende da come le usiamo” (Friedrich Nietzsche).

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