Sconfiggere la timidezza sul posto di lavoro
Si possono avere anche competenze eccezionali, ma se si cede alla timidezza sul posto di lavoro sarà sempre molto difficile fare passi avanti nel proprio ambito lavorativo. Quindi, come battere la timidezza? Sono davvero tanti a chiederselo. Liberarsi da questa trappola, acquisire sicurezza e imparare a gestire le dinamiche sociali sul lavoro può essere molto complesso. Tuttavia, occorre ricordare che non è impossibile.
Come molte altre “limitazioni” psicologiche, anche la timidezza è una forma di programmazione mentale; nessuno di noi, infatti, è nato timido ma molti di noi sono cresciuti in un ambiente familiare e scolastico che ha contribuito a sviluppare un forte senso di introversione e timidezza.
Sono tante le persone che soffrono di timidezza sul lavoro ma che con impegno e tenacia riescono a superare questa difficoltà. In questo articolo, vogliamo elencare una serie di motivazioni che spiegano il perché di tanta timidezza in ambito lavorativo, i fattori scatenanti e i modi in cui la timidezza può impedirci di diventare la versione migliore di noi stessi.
Sei pronto a scoprire come battere la timidezza e liberarti dalle catene che ti limitano? Continua a leggere e non te ne pentirai!
Fattori scatenanti e conseguenze della timidezza sul lavoro
Come prima cosa, è appropriato che conosca quali possono essere i fattori scatenanti della timidezza sul lavoro.
A volte, la timidezza deriva da un’infanzia molto difficile o insicura. Per questo motivo, per rintracciare i motivi che hanno portato allo sviluppo di una forma di timidezza invalidante sul luogo di lavoro, è importante fare un salto indietro nel tempo con la mente. Nel dettaglio, è opportuno cercare di ricordare almeno 3 episodi che possono aver contribuito a “scatenare” questa particolare condizione mentale.
Alcune persone, adottando questo stratagemma, scoprono di essersi sentite vittime di bullismo in tenera età e di aver sofferto un’eccessiva severità da parte dei genitori. Ritornare con la mente alla propria infanzia, permette spesso di scovare il motivo scatenante della timidezza e, di conseguenza, di accettarlo, elaborarlo e affrontarlo.
Può succedere che una persona abbia sofferto di qualche trauma infantile che non gli consente di esprimersi liberamente e completamente. La timidezza eccessiva, infatti, a volta genera un senso di colpa verso se stessi e verso la propria capacità di affrontare le sfide. È importante comprendere che la timidezza non è una malattia ma semplicemente un sottoprodotto di una o più convinzioni limitate.
Per capire il motivo scatenante della timidezza e comprendere al meglio le manifestazioni, è utile porsi mentalmente alle seguenti domande :
- Cosa provo quando sento affiorare la timidezza?
- Qual è l’unica cosa che mi impedisce di diventare la versione più elevata di me stesso?
- Qual è la cosa peggiore che ricordo della mia infanzia?
- Come mi definirei in 3 parole?
- Che cosa deve succedere per poter spazzare via tutta la timidezza dalla mia personalità?
Esempi pratici di situazioni dovute alla timidezza
Spesso e volentieri, la timidezza è una “abitudine” comportamentale scatenata da una serie di “trigger sociali”. Ciò significa che sussistono alcune circostanze che, più o meno inconsciamente, fanno insorgere un livello eccessivo di timidezza e insicurezza. Per approfondire l’argomento trigger leggi questo articolo.
Facciamo un esempio. Hai mai partecipato a una festa aziendale? Questi eventi sono perfetti per socializzare e migliorare il feeling tra colleghi. Tuttavia, in occasioni simili, capita di ritrovarsi da soli e sentirsi improvvisamente messi da parte perché nessuno sembra interessarsi ciò che hai da dire. Se sei una persona timida, questo può manifestarsi in un profondo senso di inadeguatezza e in un ostinato istinto di chiusura verso gli altri.
Non è raro, inoltre, che durante una riunione di lavoro, la persona particolarmente timida faccia scena muta anche se può vantare una solida preparazione alle spalle. Questo è dovuto al fatto che la persona insicura pensa sempre che ciò che ha da comunicare non sia particolarmente rilevante e che la sua tecnica di comunicazione sia sicuramente inferiore e meno incisiva rispetto a quella degli altri colleghi che dimostrano una maggiore spavalderia.
Le due situazioni appena descritte sono esempi comuni di trigger sociali che, se analizzati in profondità, possono anche fungere da stimolo per riconoscere i propri limiti (molto spesso infondati) e sconfiggere la timidezza sul posto di lavoro.
Come battere la timidezza sul lavoro? Ecco alcuni pratici consigli
Battere la timidezza sul lavoro può essere complicato come detto in precedenza, ma non è impossibile. Ci sono alcuni consigli che puoi seguire per avere risultati esaltanti e acquisire una maggiore consapevolezza nei tuoi mezzi.
Un primo consiglio è quello di sfruttare il potere dell’autoironia. Proprio così, essere autoironici è una delle chiavi per sconfiggere la timidezza e non preoccuparsi di ciò che accade. Perché l’autoironia è efficace? Perché permette di esprimere pensieri e opinioni senza aver timore. Anche se dici qualcosa di sbagliato puoi ricordare che errare è umano e che tutti possono esprimere pareri non corretti!
Inoltre, è importante saper respirare bene. Può sembrare una sciocchezza, ma imparare a respirare può ridurre l’ansia e di conseguenza la timidezza sul lavoro. Dunque, puoi apprendere alcuni esercizi di respirazione da praticare prima di andare a lavoro o magari anche quando sei a lavoro, in un momento di pausa.
Infine, un ottimo consiglio è quello di acquisire una maggiore autostima. Questo è possibile provando esperienze nuove e investendo in una formazione di qualità nel proprio ambito lavorativo. Essendo più preparati per un compito è possibile battere la timidezza, sentirsi sé stessi e non avere timore.
Sconfiggere la timidezza sul posto di lavoro: si può fare!
In definitiva, hai potuto vedere da cosa è causata la timidezza sul posto di lavoro, quali sono alcune situazioni che puoi affrontare ma soprattutto alcuni consigli che puoi provare per eliminare le catene che ti bloccano.
Prova a mettere in pratica ciò che hai appreso la prossima volta e non te ne pentirai, anzi potrai godere di svariati benefici!