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Lavoro

Mobbing: come riconoscerlo e quali soluzioni applicare

Il mobbing può essere un vero e proprio problema. Sono tantissimi che soffrono a causa di questo fenomeno e non sanno come affrontarlo. Tuttavia, la cosa migliore da fare per liberarsi di questo problema è decidere di agire.

Anche se questa è la soluzione ideale, non tutti hanno il coraggio di affrontare una situazione di mobbing. In altri casi poi, alcuni non sanno come riconoscere una situazione del genere. Per questa ragione, la prima cosa da fare è quella di individuare se sei vittima di mobbing e poi capire cosa puoi fare.

Ecco tutti i suggerimenti utili che possono aiutarti in una situazione simile e possono farti ottenere la serenità.

Cos’è il mobbing

In primo luogo, è bene capire al meglio cos’è il mobbing. Questa parola deriva dal verbo inglese “To Mob” che significa letteralmente aggredire o circondare qualcuno. Dunque, fare mobbing significa aggredire qualcuno a lavoro, un collega o un dipendente, facendo violenza psicologica o verbale. In casi più gravi la violenza può essere anche fisica.

Il mobbing può anche essere descritto come una sorta di terrore psicologico esercitato sul luogo di lavoro. Colleghi e superiori mettono alle strette la vittime con comportamenti vessatori. Di conseguenza, chi subisce questa violenza spesso si sente emarginato e tende a svalutare le proprie azioni, perdendo autostima.

Il mobbing consiste in azioni ripetute nel tempo e può essere causato per motivi razionali e irrazionali. Ad ogni modo, lo scopo di questi comportamenti è sempre lo stesso: l’annientamento dell’altra persona e il licenziamento dal posto di lavoro. Svolgere la propria routine lavorativa diventa un vero inferno.

Per questa ragione, il o i mobber tentano ripetutamente di sfinire psicologicamente, socialmente e professionalmente la vittima che può anche cadere in uno stato di depressione. In alcuni casi, secondo gli esperti il mobbing può portare a danni psico-fisici permanenti.

Come hai potuto vedere quindi, non devi sottovalutare il mobbing ed è giusto che impari a riconoscerlo e a capire come puoi contrastarlo.

Come riconoscere il mobbing

Puoi riconoscere il mobbing prestando attenzione a svariati fattori. In primo luogo, ricorda che episodi di questo genere si verificano nel tempo, dunque non sono sporadici. Comportamenti vessatori, denigranti e aggressivi nei tuoi confronti o in quelli dei colleghi possono essere molto frequenti. Quindi, presta attenzione a quante volte si ripetono tali avvenimenti.

Inoltre, cerca sempre di individuare il mobber, colui che compie tali azioni, e il mobbizzato, la vittima che subisce i comportamenti vessatori. Nella maggior parte dei casi, la gerarchia lavorativa di questi due ruoli è diversa: il mobber ha una posizione di vantaggio rispetto alla propria vittima.

Quindi, chi commette queste azioni spesso ricopre una posizione lavorativa importante come dirigente, manager, direttore o superiore. Tuttavia, il mobbing può esserci anche tra colleghi che ricoprono la stessa posizione lavorativa. Non mancano poi episodi “inversi”, ovvero è il datore di lavoro a subire mobbing.

Ogni comportamento è premeditato e ha come scopo quello di indebolire socialmente, professionalmente e psicologicamente la vittima.

Inoltre, puoi capire se tu o altri colleghi sono vittima di mobbing osservando il comportamento. La vittima spesso tende a isolarsi, si mostra remissiva e passiva. Non dimostra una grande vivacità anzi tende ad abbattersi e a svolgere il suo lavoro con un morale basso.

In linea di massima poi, puoi osservare questi fenomeni come conseguenza diretta del mobbing e dei comportamenti nocivi ricevuti:

  • Perdita di influenza e rispetto dai parte dei colleghi
  • Potere decisionale che diminuisce sempre di più nel tempo
  • Intraprendenza che manca a poco a poco
  • Sintomi come smarrimento e confusione
  • Peggioramento delle condizioni di salute e delle relazioni sociali sul lavoro e nella vita privata

Se si osservano tutti questi fattori, allora devi metterti in allarme: probabilmente sei vittima di mobbing o qualche tuo collega può esserlo, quindi la situazione deve cambiare il prima possibile.

Quali sono le tipologie che si possono individuare?

A questo punto, è bene che tu conosca nel dettaglio quali sono le tipologie di mobbing che puoi individuare. Si tratta di tre tipologie differenti. Ecco quali sono:

  • Mobbing orizzontale: è quell’atteggiamento messo in atto da colleghi che hanno lo stesso ruolo in azienda.
  • Mobbing verticale: forse la tipologia più comune, ovvero quando il mobber ha una posizione lavorativa superiore rispetto alla vittima che ricopre il ruolo di semplice dipendente.
  • Mobbing ascendente: in questo caso, è il datore di lavoro ad essere la vittima. I dipendenti commettono atti di insubordinazione, mancano di rispetto e tendono a lavorare senza seguire le indicazioni date.

Ora puoi identificare ancora meglio i comportamenti vessatori ed avere un quadro più completo sulla situazione.

capo indica un dipendente con fare aggressivo

Come affrontare il mobbing? I consigli da seguire

Ora devi capire come puoi affrontare il mobbing. Per far fronte a questo fenomeno negativo ci sono molteplici consigli che puoi seguire.

Può essere importante, anche se sembra contraddittorio, mostrare la giusta pazienza. Non devi cedere all’impulso di dimetterti o licenziarti, perché in questo modo faresti vincere il mobber. Tieni duro e ricorda che nel lungo periodo puoi liberarti del tuo persecutore e ricevere il risarcimento che ti spetta.

Per questa ragione, è importante anche mettere in evidenza gli atteggiamenti scorretti del mobber. Parlane con colleghi, altri dirigenti o responsabili. Non pensare che ciò è da codardi, devi tutelarti ed evidenziare gli atteggiamenti vessatori.

Dunque, trova dei colleghi o altri che siano pronti a testimoniare e tieni un diario dove annotare tutti i dettagli dei comportamenti ricevuti. Specifica data, ora e tipologia del comportamento scorretto. Non dimenticare di riportare poi le conseguenze psico-fisiche che hai subito a causa di questi atteggiamenti.

Infine, è fondamentale non isolarti. Dunque, mantieni buoni rapporti con amici e familiari, magari sfogati anche con loro e cerca di parlare della tua situazione. Ricorda che trascorrendo dei momenti felici e spensierati potrai solo godere di benefici e non pensare agli episodi subiti.

Gli strumenti a favore di chi subisce questa condizione

Ci sono molti strumenti che chi è vittima di mobbing può usare. Il primo è quello di rivolgersi ai sindacati. Puoi sfruttare i tuoi diritti come lavoratore ed evidenziare qualche situazione che non va bene per il tuo benessere nell’ambiente di lavoro.

In alternativa, puoi evidenziare la cosa all’addetto alle risorse umane dell’azienda. Rivolgendoti a questo reparto puoi sottolineare gli abusi subiti e chiedere una mano.

Se poi ti rendi conto di aver accumulato troppo stress a causa del mobbing, ci sono diverse attività che possono aiutarti a smaltire questo nervosismo. Nella fattispecie, puoi dedicarti ad hobby, attività fisica, sport e a tecniche di rilassamento che possono allontanare le cattive emozioni.

Se hai bisogno di una mano concreta per riconquistare la felicità, puoi fare affidamento su esperti e professionisti, seguendo una psicoterapia che possa aiutarti a raggiungere la pace interiore.

Quali sono alcuni consigli per sfuggire al mobbing?

C’è una cosa che si può fare per sfuggire al mobbing. Si tratta di una manovra che si può applicare ovunque e che può risolvere il problema.

Nel dettaglio, è importante fare una manovra di prevenzione sul luogo di lavoro. Infatti, sensibilizzando i lavoratori, è possibile ridurre o eliminare del tutto questo fenomeno. Un’azione preventiva mirata può portare a grossi benefici:

  • Miglioramento psicosociale: con azioni di prevenzione i dipendenti possono sentirsi al sicuro nell’ambiente di lavoro e dare il meglio in termini di produttività. Inoltre, i dipendenti possono vedere i loro superiori come un team leader, eliminando paura e timore.
  • Sviluppare valori etici e sani all’interno del team: con manovre di questo genere è possibile sviluppare dei valori etici e sani e creare una squadra che sia efficace, dove ogni membro riesce a comunicare senza problemi in modo costruttivo.
  • Favorire interazioni sociali positive: eliminando comportamenti o abitudini che possono danneggiare gli altri, volontariamente o involontariamente.
  • Far capire a chi rivolgersi in caso di aiuto: i membri del team possono ricevere indicazioni in merito a chi rivolgersi per ricevere aiuto qualora dovessero verificarsi casi di mobbing.

Applicando tutti questi suggerimenti si può sicuramente creare un ambiente di lavoro sano e non tossico.

Conclusioni: la via per liberarti dall’incubo è vicina!

In ultima analisi, il mobbing può essere un problema ma ci sono dei modi attraverso i quali puoi fuggire dall’incubo.

Inoltre, se non sei tu a essere vittima di mobbing ma qualche tuo collega, mostra solidarietà e aiutalo a risolvere il problema. Agisci concretamente e non farti prendere dalla paura: dimostrerai professionalità e qualità da vero leader.

Difatti, ricorda che l’obiettivo deve essere quello di creare un ambiente positivo a lavoro, perché ciò può dare benefici a chiunque!

Ne abbiamo parlato anche nella nostra rubrica “2 in Diretta”, ascolta la seconda puntata del nostro Podcast.

Redazione

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